…e meccanismo del moltiplicatore.
Il meccanismo del moltiplicatore è un indicatore economico che misura la portata dell’intervento pubblico nell’economia. Si può definire anche “moltiplicatore del reddito” e indica quanto aumenta il reddito nazionale a fronte di un aumento unitario della spesa pubblica. Analiticamente possiamo ragionare sulla formula seguente, dove Y è il reddito nazionale e G la spesa pubblica. Assumiamo che l’economia sia chiusa, senza scambi con l’estero. Per D si intende Delta, cioè variazione.
DY = _____1______ DG
1 – (c)
Aggiungiamo che “c” è la propensione al consumo. Questo valore indica quanto il consumatore abbia intenzione di spendere del proprio reddito. Il suo valore è sempre minore di 1, perché non è possibile spendere più di quanto si possiede. Un recente dato della ConfCommercio, del 2011, attesta la propensione al consumo delle famiglie italiane al 90% circa. Il valore del moltiplicatore è di conseguenza sempre maggiore di 1. L’intervento pubblico sembra quindi giustificato anche numericamente. A livello intuitivo possiamo ragionare così: se lo Stato regala 20 euro a Tizio, costui andrà al cinema e spenderà, per esempio, 10 euro. Il reddito nazionale è già aumentato di 30 euro (20 euro il maggior reddito di Tizio + 10 del maggior reddito del gestore del cinema) e il processo dinamico può essere ripetuto più volte. Resta da considerare se e in quale misura il moltiplicatore incida realmente sulle scelte dell’operatore pubblico. Un recente dibattito sull’importanza degli investimenti pubblici nel settore della cultura ha evidenziato come un euro investito in cultura ne produca 20 o 21 sul piano del prodotto interno lordo. Malgrado questo alto livello di resa, l’operatore pubblico in Italia ha ridotto gli investimenti nel settore culturale, negli ultimi anni.
